Maggio 2007

ULTIMISSIME

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Aggiornato al 21/07/07 11.48

17 maggio 2007
PRIVATIZZAZIONI
Rispondendo per telefono alle richieste degli associati, spesso il discorso è debordato sulle generali e ricordiamo che in tempi ormai lontani abbiamo potuto verificare che la tendenza tipo dei titolari di radio e televisioni era quella del "Meno Stato più privati". 
Chi ci conosce ricorda la nostra fiera opposizione ad un processo che consideravamo fortemente involutivo che avrebbe condotto poco per volta all'inefficienza se non al disastro.
Da allora,  trascorsi 10/15 anni dai primi pruriti di svendita di pezzi dello Stato gli effetti sono facilmente accertabili.
Non era necessario un grande sforzo per immaginare che lo Stato riporta già un successo quando riesce a pareggiare i conti nel gestire beni comuni perché dà lavoro e sostegno a tanti occupati, mentre il privato avendo la necessità di remunerare il capitale - la differenza non è da poco - dovrà far pagare di più i servizi che eroga. Ma non basta, quella che è l'efficienza - principale motivo di difesa del punto di vista dei privatizzatori - resta un mito perché la sete di quadagno si riflette sugli investimenti, sul personale impiegato ecc.. .
Il punto ottimale di sintesi non è difficilmente individuabile perché risiede nella essenzialità dei servizi: una entità produttiva minore - come anche una fabbrica di grande dimensioni - il più delle volte risulterà meglio gestita da un gruppo privato; ma è possibile giungere all'aberrazione di svendere i mezzi strutturali dello Stato quali quelli energetici (luce, gas o altro), autostrade, telefonia, trasporti, scuola, servizio pubblico radiotelevisivo,  ospedali, patrimonio edilizio pubblico e tanti altri servizi di pubblica utilità senza capire che ciò facendo produce un danno incalcolabile (e quasi sempre irreversibile) all'intera comunità?
Solo una classe politica cieca e ottusa (o in malafede) poteva giungere perfino a vendere i palazzi dove hanno sede i ministeri e le "Autorità" (queste ultime da considerare anche elementi parassitari sovrastrutturali) per poi pagare i salatissimi canoni di affitto alle immobiliari private di proprietà dei soliti noti, i pochi a disporre di grande quantità di soldi liquidi da investire in acquisti a prezzi stracciati?
Questo aggiornamento di una questione antica è scaturito da un fatto se vogliamo piccolo piccolo che ci riguarda: la serie di inconvenienti tecnici  che ci hanno notevolmente danneggiato dovuti ad una Telefonia ormai alla catastrofe dopo la gestione Tronchetti.
Per 36 giorni siamo rimasti senza l'Adsl 24 mega senza la quale oggi si paralizza qualsiasi attività; poi un lungo guasto Telecom sul telefono adibito a segreteria e fax dovuto ad un distacco erroneo in una delle tanti centrali divenute ormai con l'ingresso dei privati dei veri e propri porti di mare insicuri. Inoltre da ben 6 giorni la linea a disposizione degli associati 06/ 35348796 dalle 12 alle 18.30 di ogni giorno non funziona più per una ragione ancora sconosciuta.
Dicevamo un esempio certamente minore degli effetti delle privatizzazioni, L'antica Sip prima che venisse regalata (o quasi) ai privati aveva dietro fior di funzionari responsabili, oggi sostituiti da due numeri 187 e 191 i cui operatori di call center rispondono dalle località più strane con frasi standard che non significano nulla.
Cogliamo l'occasione per scusarci  se a centinaia di chiamate non abbiamo potuto rispondere;  speriamo di farlo nei prossimi giorni quando il guasto sarà riparato.
 

01 maggio 2007
AUTOREGOLAMENTAZIONE
Ci scusiamo per il lungo silenzio dovuto ad una ristrutturazione di puro carattere tecnico.
In occasione delle prossime elezioni amministrative, pubblichiamo una bozza dell'annuncio, richiestoci da alcune emittenti associate, che radio e tv devono diffondere nelle ore di maggior ascolto in audio ed in video.
L'emittente (nome della radio o tv) comunica che in occasione delle elezioni per l’elezione dei sindaci e del rinnovo dei consigli comunicali di: (Comuni interessati);
trasmetterà contenitori di messaggi autogestiti a pagamento secondo le modalità della legge 22 febbraio 2000 del 28 e dal regolamento di attuazione , delibera dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n.57/07/csp, regolaro da apposito codice di autoregolamentazione per le condizioni generali di accesso.
Si precisa che le condizioni temporali e le modalità di presentazione delle richieste, nonché le tariffe per l’accesso agli spazi di propaganda elettorale a pagamento determinate secondo i tariffari e i limiti stabiliti dall’art.3 comma 7 legge 22 febbraio 200 n.28 sono indicate in apposito codice di autoregolamentazione .
Le prenotazioni devono pervenire entro le ore 12 del giorno precedente loe due settimane di programmazione.
Il suddetto codice di autoregolamentazione è a disposizione di chiunque voglia prenderne visione presso la sede dell’emittente in (riportare indirizzo e telefoni).

 

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