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RadioRai: ma che succede?
“La Rai, in linea con la missione del servizio pubblico, sta attuando un piano di razionalizzazione degli impianti di trasmissione in Onda Media. L'iniziativa comporta l'unificazione delle attuali tre reti.
Pertanto, a partire dal prossimo 15 maggio le stazioni in Onda Media trasmetteranno unicamente la programmazione di RadioUno, alternata all'informazione regionale, ai programmi in autonomia delle regioni a statuto speciale, alle audiodescrizioni per non vedenti e ad altri programmi di servizio.
Di notte, resterà invariata la trasmissione del Notturno Italiano, in onda dalle 24.00 alle 6.00.
Le trasmissioni di RadioDue e RadioTre proseguiranno regolarmente in Modulazione di Frequenza.
Per chiarimenti sulle frequenze dei canali RadioRai nella tua regione - in Onda Media o in Modulazione di Frequenza - sono a tua disposizione: il numero verde 800.111.555; il call center della Rai: 199.123.000; la pagina 375 del televideo regionale; il sito www.radio.rai.it.
Radiorai: sempre di più il tuo servizio pubblico”.
Come dire la rivoluzione, più o meno, a RadioRai annunciata così, in poche righe e senza reali spiegazioni. Quello che abbiamo riportato sopra è il comunicato con cui il sito di RadioRai citato annuncia questa vera 'bomba': fra pochi giorni (!) niente più diffusione in OM per RadioDue e RadioTre e solo RadioUno, in attesa di chissà che.
Si tratta di un vero fulmine a ciel sereno (si sapeva che la Rai voleva trasformare profondamente la sua presenza in Onda Media o addirittura abbandonarla, ma non ci si aspettaa certo una decisione così repentina), dalle fortissime conseguenze sia sul pubblico che sugli ascolti che sulle caratteristiche di RadioRai. E ci piacerebbe proprio saperne di più, perché una questione così rilevante non può essere liquidata in questo modo.
Viene da chiedersi se il servizio pubblico consista nell'abbandonare la diffusione sulle Onde Medie (per tanti ancora molto importanti, senza contare che in FM la Rai non sempre si ascolta bene) di due reti su tre e per quali ragioni tutto ciò accada, in pochi giorni. Cercheremo di saperne di più, naturalmente, dalla stessa Rai.

Mauro Roffi

(6 maggio 2004)