Ottobre 2003

ULTIMISSIME

Archivio Ultimissime

Aggiornato al 03/09/06 16.30

29 ottobre 2003
IL CONNA E LA SOCIALITA'
Nuova iniziativa del CONNA a favore del sociale.
Sono disponibili una prima serie di brevi comunicati di organizzazioni non profit che da anni, spesso nell'indifferenza di molti, operano per restituire la dignità alle persone che per vari motivi sono costrette ad una vita di sofferenza.
L'emittenza locale può diventare un vero e proprio strumento al servizio della società, grazie proprio alla forza di coinvolgimento che suscita nei propri ascoltatori.
Ringraziamo per la collaborazione Alfio Vinci.
Per scaricare gli spot cliccare qui.

29 ottobre 2003
GASPARRI E LA FRODE DEL DIGITALE
I colleghi di Assoradio (www.assoradio.it) ci hanno fatto pervenire un commento su quanto affermato dal Ministro Gasparri circa il cosiddetto "digitale".
Per scaricare il comunicato cliccare qui.

28 ottobre 2003
CONVULSIONI
Ieri, a scopo documentativo, ci siamo recati presso la sede della Rai di Roma, viale Mazzini sala A, dove si celebrava il quarantennale di fondazione di "Rai International". C'era un bel po' di gente della nuova Rai berlusconiana; il direttore Flavio Cattaneo, raggiante e tirato a lucido, Gianni Letta, Massimo Magliaro e tanti altri, ma soprattutto lui: Gaspare.
A un certo punto è intervenuto friggendo un po' d'aria e luoghi comuni con il suo dire convulso simile a quello che deve essere stato dei passeggeri del Titanic mentre la nave stava affondando. Sentendolo parlare, forse per la prima volta, ci siamo resi conto che le emittenti locali non possono aspettarsi nulla di buono da questo elemento che forte della sua posizione, sottraendo capitali da settori fondamentali per la vita civile quali sanità, istruzione o altro sa solo imporre per salvare Rete4 un digitale già dismesso dagli stati europei che lo hanno sperimentato .

Nota di servizio:

1) domenica 26 il nostro doppio lancio alle agenzie sul digitale è stato ripreso da parecchi giornali, specie di provincia. A parte La Repubblica e i comunicati di agenzia di cui siamo già in possesso, quanti fossero in grado di darci notizie in proposito ci farebbero cosa gradita (e utile per l'associazione);
2) nei primi mesi di quest' anno il ministro Gasparri ha pronunciato una frase di questo genere "facciano pure ricorso i singoli e le associazioni, intanto in giudizio poi vinciamo sempre noi". Chi ricordasse in quale occasione il ministro si è espresso in questo modo è pregato di mettersi in contatto urgentemente con il Conna (e-mail o telefono).


26 ottobre 2003
A COMPLETAMENTO
Al comunicato che abbiamo trasmesso alle agenzie alle ore 15 di ieri (regolarmente pubblicato), abbiamo dato seguito due ore dopo per le domande che ci hanno rivolto agenzie di stampa e giornalisti.
Magari sui giornali non apparirà nulla e il ministro Gasparri resterà unico depositario della verità, neppure contrastato da un centro-sinistra affetto da eterna stupidità (complicità?) in campo radio televisivo e radiofonico.
Come associazione di categoria però avevamo il dovere di svelare il trucco, gli sperperi economici, le bugie dette in digitale e in analogico da mastro Gaspare e ora dopo le chiarificazioni molti ne sanno più di prima. Non utilizzeranno queste informazioni per capovolgere in extremis la  situazione che vorrebbe fosse approvato il ddl gasparri entro il mese di novembre? Pazienza, il nostro dovere lo abbiamo fatto. Quello che segue è il testo del secondo comunicato.

 
Il ministro Gasparri afferma - incontrastato sul piano informativo - che con il digitale l’Italia stupirà il mondo. Nulla di più fantasioso, aumentando fittiziamente il numero dei canali di trasmissione per salvare Rete 4 dal trasferimento su satellite come già abbiamo detto, il ministro impone un sistema spericolato che ha destato grandi perplessità sul piano tecnico e su quello commerciale per la totale mancanza di ricevitori che l’industria neppure ancora produce e soprattutto per la mancanza di interesse da parte degli ascoltatori di acquistare nuovi televisori completamente diversi da quelli che già possiedono.
 
 Vero è che il ministro Gasparri per “premiare” gli acquirenti dei decodificatori è riuscito a sottrarre dalle casse dello Stato ben 261 miliardi di vecchie lire che magari il ministro Tremonti “recupererà” svendendo qualche sede di ministero, tuttavia, l’operazione ha anche lo scopo di gravare ulteriormente la Rai di impegni e di spese al fine di impoverirla (già lo è stata sul piano dei programmi) al punto da rendere inevitabile una sua alienazione.
 
 Gasparri poi ottiene un terzo risultato (che ci interessa particolarmente), quello di distruggere quanto resta della emittenza locale, già privata della sua dignità economica che aveva al suo apparire (fine Anni Settanta) a beneficio di una impresa televisiva a lui vicina, Serenissima televisione di Padova che recentemente ha percepito ben 10 miliardi di vecchie lire di finanziamenti statali, il cui amministratore, Lucio Garbo scrive lettere ai nostri ultimi associati come consigliere del ministro con tanto di carta intestata ministeriale.

Conna, Coordinamento naz. Nuove Antenne.

25 ottobre 2003
TRIONFALISMO
Gaspare con il suo trionfalismo interessato, dopo aver succhiato dall'erario ben 261 miliardi di vecchie lire per il contributo acquisto decodificatori, soldi che il ministro Tremonti "recupererà" magari vendendo immobili dello Stato, pare anche le sedi dei ministeri - ha colpito ancora e a Cernobbio ha promesso che l'Italia sarà il primo paese europeo (chissà perché?) a valersi del digitale. Nonostante le tante cose che abbiamo da fare, il tempo per dargli una risposta l'abbiamo trovato con il comunicato che segue.

Il Conna presente a Cernobbio con il suo segretario, ha sentito dichiarare dal ministro Gasparri che l’Italia sarà la prima in Europa a dar luogo a trasmissioni in digitale e ben pochi si sono domandati il motivo.

 

La trovata delle trasmissioni in digitale, nasconde un marchingegno truffaldino per salvare Rete 4 dal trasferimento su satellite. Basta pensare che le trasmissioni in digitale terrestre, cosa ben diversa da quelle da satellite, a partire dal prossimo 31 dicembre non saranno ricevibili da nessuno per la totale mancanza di ricevitori.

 

Il sistema anche dal lato tecnico è costoso e fallimentare, per questo motivo dopo alcune sperimentazioni è stato abbandonato dagli altri paesi europei che anche da un punto di vista commerciale si sono resi conto che gli ascoltatori non hanno nessuna voglia di rottamare il proprio televisore per ricevere i medesimi programmi che la Rai oggi trasmette in analogico.

 

Conna, Coordinamento naz. Nuove Antenne.

25 ottobre 2003
"RIACCENDIAMO" LE ONDE MEDIE
Sulla scia del precedente articolo intitolato "La prima", abbiamo deciso di divulgare il nostro progetto: utilizzare la cosiddetta banda "dimenticata" delle Onde Medie per aprire nuovi spazi per la diffusione di trasmissioni a carattere locale per far fronte alla sempre più crescente necessità per i cittadini di informare e di essere informati.
In questi ultimi anni gran parte delle radio autenticamente locali ha cessato di trasmettere (per le ragioni che ben conosciamo) e ciò ha determinato il progressivo impoverimento nel settore informativo, specie quello strettamente legato al territorio.
Per avere maggiori informazioni su come attivare una microstazione in Onde Medie cliccare qui.

22 ottobre 2003
LA PRIMA
Dalla Sardegna Franco Airi di Radio Arcobaleno ci segnala che il giornale L'Unione Sarda ha dedicato una intera pagina alla prima radio libera in assoluto che dette luogo a trasmissioni fuori da quelle del monopolio del tempo. Si trattava di Radio Sardegna che cominciò a trasmettere con mezzi di fortuna in onde medie il 10 ottobre del 1943.
La celebrazione da parte nostra non si presta tanto a rivolgere auguri ad una emittente che non esiste più, ma in vista di una nostra proposta di rilancio delle onde medie, l'antica banda a modulazione di ampiezza che ci fece sognare in altra epoca ascoltando stazioni di paesi allora considerati lontani quali la Svezia, la Danimarca o più semplicemente la Germania, ed in tempi più recenti "Radio Carolina" che trasmetteva da una nave in alto mare.

21 ottobre 2003
CONTRIBUTI
Su questo sito abbiamo pubblicato le indicazioni necessarie per rivolgere domanda entro fine mese per ottenere i previsti contributi statali.


20
ottobre 2003
TRUFFE
 Dobbiamo comprendere l'imbarazzo con il quale i funzionari del Ministero delle comunicazioni rispondono alle domande che vengono loro poste, ne abbiamo cognizione dalla enorme massa (per la nostra organizzazione) di comunicazioni telefoniche, postali e telematiche che riceviamo.
 Leggi volutamente ambigue e contraddittorie generano solo mostruosità giuridiche difficili da dimostrare per lo stato pietoso in cui si trovano gli apparati giudiziari civili, amministrativi (Tar e Consiglio di Stato) e tributario. Omettiamo di proposito la giustizia penale perché essa, sotto stretto controllo dei mezzi di informazione è quella che meglio funziona nonostante i continui e sconsiderati attacchi nei suoi confronti.
 I ministeriali di alto livello sono in parte colpevoli per aver assecondato i desiderata dei politici e per una animosità di fondo che hanno conservato nei confronti delle radio e televisioni locali insistono nel dare interpretazioni le più restrittive possibili: truffe, come le ha ben definite il giurista Nino Marazzita.
La domanda ricorrente che viene posta al Conna riguarda il versamento delle tasse e dei canoni pregressi o in scadenza. La nostra risposta è sempre la medesima: ognuno si regoli come ha sempre fatto e dovendo scegliere per la prima volta non versi un solo centesimo di Euro.
Sembra una non posizione la nostra e invece lo è perché siamo certi che le emittenti televisive e radiofoniche locali non hanno obblighi di sorta; esse non sono concessionarie ma semplicemente autorizzate a proseguire l'attività e come tali non sottoponibili secondo le leggi vigenti al pagamento di  canoni e tasse.
L'unico obbligo che hanno è è quello di restare fedeli a quanto censito nel 1990 in base alla legge 223, pretendendo dai vari "circoli" il rispetto dell'assetto radioelettrico di allora e chiedendo di fronte a palesi abusi di invasione di frequenza una indagine "storica" per accertare se un eventuale disturbatore che abbia comprato da terzi una stazione di trasmissione si sia valso delle dichiarazioni false del primo titolare per poi potenziare a suo comodo l'impianto.
Qualcuno potrà dire che il tempo rende meno valide le proprie ragioni. Ciò non è vero; è un difetto tipicamente italiano quello del "scurdammoce 'o passato"; il passato, è fondamentale per capire il presente. Specie in questo campo.


18
ottobre 2003
SORPRESA!
Un solo annuncio pubblicitario nazionale ci ha fatto scoprire le potenzialità delle emittenti radiofoniche locali. Una sorpresa raccolta sul campo che ha confermato ciò di cui non abbiamo mai dubitato in merito alla forza di chi opera autenticamente sul territorio.
La società che ha sede a Milano che ha tentato l'avventura con il "Circuito Conna" ha confermato che i contatti telefonici avvenuti presso il numero verde che ha messo a disposizione degli ascoltatori hanno superato quelli che venivano da analogo annuncio trasmesso su di una notissima rete nazionale.
Questa è la vera sorpresa!
Che poi ciò sia stato realizzato per la buona volontà delle radio più grandi che hanno accettato di considerarsi dal lato economico alla stregua degli altri è un altro discorso che come abbiamo già affermato dovrà essere affrontato in un secondo tempo quando l'insieme si sarà consolidato, magari dividendo in almeno tre scaglioni rispetto alla quantità di ascoltatori servita i partecipanti al "Circuito".
Il prestigio e la potenza che scaturisce da un insieme di imprese decise a farsi largo sul mercato può risultare determinante per cambiare realmente le cose nel settore radiotelevisivo inteso come leggi, regolamenti, burocrazia.
Ora, i
componenti del primo scaglione di cinquanta radio  devono solo andare avanti con molto entusiasmo, rispettando gli orari di trasmissione  anzi, aggiungendo quando i tempi della programmazione lo permettano qualcosa di più per avere dal committente le migliori informazioni che servano ad ottenere altre commesse.
Mentre già chi si occupa dell'organizzazione del "Circuito" procede per conto proprio, ognuno sfrutti  e ci segnali le conoscenze che ha ai fini del reperimento di annunci di trenta secondi da imprese di rilevanza nazionale.


07 ottobre 2003
ELETTROSMOG
Un interessante pronunciamento della Corte costituzionale pubblicato oggi con il numero 307/2003 stabilisce che deve essere lo Stato a fissare i limiti di elettrosmog e non le Regioni.
La sentenza riporta in termini comprensibili un problema che si andava via via rivelando inaccettabile: il potere discrezionale di alcuni presidenti di regione che per conquistare prestigio a buon mercato erano soliti gareggiare nel mostrarsi il più restrittivi possibile.
Il Conna da sempre ama e sostiene le emittenti locali perché ritiene esse abbiano possibilità di essere estremamente utili alle popolazioni dove esse operano. E' noto che è l'utilità sociale al fondo del nostro impegno e questa è correlata alla salute dei cittadini che viene prima di ogni altra cosa; tuttavia, coloro che esasperano certe situazioni di presunto pericolo, finiscono per ottenere risultati controproducenti, inducendo per esempio un male estremamente pericoloso: l'indifferenza.
Il pronunciamento della Consulta pertanto pone un limite all'arbitrio di quanti con somma incompetenza già discettavano di  limiti al di sotto dei 6 volt/metro e magari lo facevano conversando da un "telefonino", quando le loro cellule cerebrali erano immerse in un campo elettromagnetico di 30-60 volt/metro.

01 ottobre 2003
ARROGANZA
Quando ormai un paio di associazioni che della democrazia, della libertà di espressione se ne infischiano col fischio, cantavano vittoria, ecco la buccia di banana a Montecitorio che ne raffredda i bollori.
Tutti gli emendamenti, compreso quello del Conna che intendeva solo concedere un minimo di respiro alle emittenti locali erano stati respinti per ordine del ministro delle comunicazioni al servizio di Silvio Berlusconi.   Ma ecco. improvvisa,  la sorpresa del governo battuto a scrutinio segreto che farà   ingoiare a Gaspare il rospo del rinvio al Senato del suo capolavoro di prepotenza: una grande giornata che anche se non consente di abbandonarci a facili entusiasmi il Conna la sta festeggiando in piazza Montecitorio.
Tutte le emittenti raccontino ai loro ascoltatori le vessazioni che in tanti anni hanno dovuto subire; non sarà una goccia nel mare ma in un contenitore molto più piccolo che a qualcosa potrà servire quando il pasticcio berlusconiano sarà discusso a palazzo Madama.
(Mario Albanesi)

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