Luglio 2008

ULTIMISSIME

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26 luglio 2008
IL QUESTIONARIO
Continuano a giungerci notizie circa l'attività di una nota organizzazione che pretende i diritti connessi pur non avendo nessun diritto di legge,  facendosi forte di un pronunciamento della Cassazione ambiguo, ottenuto come descriviamo in questa stessa pagina.
Qualsiasi interpretazione ripetiamo non è prevista da quanto  stabilisce l'articolo 180 della legge 22 aprile n.633, nonostante ciò la Guardia di finanza, tratta in inganno continua a intervenire e a verbalizzare convinta di trovarsi di fronte ad un illecito.
La mancanza di pudore di questa organizzazione parassitaria è giunta al punto da formulare una sorta di questionario volto nel più totale equivoco a portare "acqua al proprio mulino", ovvero a far credere il falso pur di strappare quanti più contrattini è possibile magari per una spesa di appena pochi spiccioli, pur di creare uno stato di fatto che la abiliti per future richieste di gran lunga superiori.
Torniamo a dire che la difesa migliore è quella di denunciare alla più vicina procura della Repubblica - possibilmente insieme ad altre imprese che si trovassero nelle medesime condizioni -  il tentativo di estorsione la cui gravità è data dall'appoggio di organi dello Stato PRIMA che il disegno di legge di cui abbiamo dato notizia del senatore Asciutti conferisca delega al governo.
Anche coloro che non hanno un contratto Siae devono farlo perché l'operazione di diffida nei confronti di questa società non ha ancora trovato una risposta. A questo proposito ricordiamo che la nostra associazione ha raccomandato di non stipulare nessun atto che esulasse dalla Convenzione che la Siae ha disdettato unilateralmente senza che seguissero nuove trattative imposte dalla legge.
Per fortuna molti mandatari Siae rendendosi conto degli abusi della direzione di Roma continuano ad applicare la Convenzione con il Conna senza che problemi con i nostri associati non se ne siano più verificati.
Per ogni altra delucidazione siamo a disposizione ogni giorno agli orari consueti.


21 luglio 2008
ARIA FRESCA
All'articolo  "Allarme!" del 17 luglio che precede hanno fatto subito seguito alcune domande che sostanzialmente significavano la medesima cosa: come possiamo far fronte a questa ancora una volta ad una violazione della legalità?
Premesso che il Conna farà la sua parte informando deputati e senatori su questo ennesimo tentativo di colpo di mano, siamo al punto di partenza, cioè facciamo un balzo all'indietro di quindici anni quando furono rilasciate le carte senza valore chiamate concessioni.
Anche allora sollecitammo l'intero settore a non accettare la presa in giro senza fiatare perché a lungo andare l'apparente stato iniziale di soddisfazione si sarebbe trasformato in un lento dissanguamento.
Non avevamo torto perché i primi a chiudere, a vendere la propria emittente furono proprio coloro che certe iniziative le avevano guardate con sufficienza. 
In quella occasione avevamo consigliato di rivolgersi all'opinione pubblica raccontando cosa stava accadendo e, dove  possibile, intraprendere azioni legali.
Fare informazione per dei mezzi.. di informazione, non avrebbe dovuto essere difficile, invece per un malinteso senso della dignità, per paura di esporsi, di "brutte figure" con gli inserzionisti di pubblicità  non si percorse questa strada.
Oggi ripetiamo la medesima lezione: raccontare ai cittadini cosa succede è anche motivo di trasmissione, di pubblicità e di attaccamento degli ascoltatori .
Preso come esempio, ciò che sta facendo Europa 7 attraverso comunicati continui è un qualcosa che non passa inosservato, anche se tutti questi diritti di "ereditare" le frequenze di Rete4 non li ha.
Ogni emittente ha un'area di copertura all'interno della quale sono stati eletti deputati e senatori; perché non prendere contatto con loro quando già non ci sia un rapporto, raccontando fatti che nonostante le complicità di partito non possono lasciare indifferenti neppure i colleghi del senatore berlusconiano Franco Asciutti presentatore delle pazzesche modifiche alla legge 633 sul diritto d'autore?
Datevi da fare cari amici non pensate che le cose si sistemino spontaneamente e rendetevi conto che i diritti Siae e quelli connessi dopo le iniziali avances si trasformerebbero in una "cravatta" che si stringerebbe sempre di più al collo della vostra impresa.
Il Conna è un punto di raccordo, di iniziative, di azione, ma da solo non può ottenere - specie con questo governo - quegli adeguamenti, quelle modifiche che invece di opprimere ulteriormente le "locali" potrebbero dar loro aria fresca e ossigenata.

18 luglio 2008
TELEJATO
Oggi abbiamo inviato il comunicato che segue alle agenzie che lo hanno regolarmente mandato in rete con evidenza.
Ciò che è avvenuto è ben raccontato dall'ANSA e insieme alle dichiarazioni di solidarietà venute da più parti. Ciò che ha scritto il Conna è riportato pressoché integralmente.

 http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_729247376.html )

L’ennesimo grave attentato subito da Telejato, emittente televisiva locale di Partitico, mirando in particolare al suo principale animatore Pino Maniàci, più che solidarietà formali  - comunque gradite - impone di fare qualche considerazione.
Telejato svolge da anni in una zona dove l’omertà è regola generale una azione continua di denuncia di ciò che avviene sul territorio in danno dei cittadini, molto simile a quella perseguita dal Conna sul piano nazionale che da oltre trenta anni contesta il possesso dei mezzi di informazione televisivi e radiofonici da parte di pochi soggetti.
Tuttavia la differenza di rischio fra l’associazione e Telejato è notevole perché quest’ultima viene periodicamente sottoposta ad attentati e ad azioni di carattere para-militare.

Ci si domanda a questo punto per quale motivo la sede dell’emittente non sia presidiata 24 h. da forze dell’ordine come avviene in tutta Italia spesso nei confronti di enti e organismi dove il pericolo di attentati è puramente teorico.

Le stragi annunciate che si sono verificate in Italia sono innumerevoli, evitare che prima o poi succeda l’irreparabile alla nostra associata  Telejato e al suo direttore Pino Maniaci è un compito inderogabile cui il Ministero dell’Interno non si può sottrarre.

17 luglio 2008
ALLARME!
Tutte le imprese radio tv piccole e grandi indipendentemente se sono iscritte o fanno parte di associazioni che le hanno bellamente tradite "riconoscendo" per chissà quali misteriose ragioni gli autonominati esattori dei diritti connessi devono far corpo unico per opporsi fin che sono in tempo contro una ennesima truffa.
Diciamo devono non per un nostro consiglio impositivo, ci mancherebbe altro, ma perché Immaginiamo non faccia piacere a nessun imprenditore di essere tartassato da più soggetti che pretendono il "pizzo" direttamente dalle imprese quando ciò non è previsto per legge.
Ed è proprio questo il punto del nostro allarme perché abbiamo scoperto ieri fra gli atti del Senato un disegno di legge presentato da un senatore, Franco Asciutti dal titolo:
"Modifiche alla legge 22 aprile 1941, n.633, relativa al diritto d'autore. Delega al governo in materia di parità di condizioni fra i soggetti che esercitano l'attività di intermediazione del diritto d'autore".
Cosa vuole modificare Franco Asciutti, nato il 17 gennaio del 1947 a Perugia dove tutt'ora risiede, senatore di Forza Italia prima ed in seguito del "Partito della libertà"?
Considerata l'insicurezza di coloro che pretendono i diritti connessi per  la debole e ambigua sentenza della Terza sezione della Cassazione di cui si sono fatti abbondantemente schermo, sfruttando le tendenze dell'attuale governo teso a perseguire gli interessi esclusivi di Berlusconi e quindi di Mediaset, il loro uomo Asciutti ha ben pensato di cambiare addirittura la legge n.633 manomettendo l'articolo 180 che senza ombra di dubbio attribuisce alla sola Siae l'esazione onnicomprensiva del diritto d'autore.
Da non credere, ma in questa patria degli abusi tutto è possibile anche violare il buon senso che mostrò di avere il legislatore del 1941 che per evitare una babelica confusione di un numero di pretendenti teoricamente infiniti, attribuì ad un solo soggetto (la Siae) la facoltà di "percepire e distribuire". 
Sia detto per inciso il presidente della Terza sezione della Cassazione era Claudio Vitalone il cui nome forse a qualcuno non dirà nulla, ma sarà sufficiente digitare in google "Claudio Vitalone" per attingere informazioni su di lui. Basterà sapere che Vitalone subì un processo in merito all'omicidio Pecorelli da parte della banda della Magliana e pur uscendone assolto, i giudici ritennero provati i suoi rapporti con la banda.
In previsione che le sezioni Unite della Cassazione di fronte ad altri casi pendenti potrebbero pronunciarsi in modo totalmente diverso dalla Terza sezione presieduta da Vitalone, ecco la trovata truffaldina: chiedere la delega al governo per permettergli di fare tutto ciò che vuole, abilitandolo in pieno a giocare l'ultimo  misfatto berlusconiano, ossia la variazione di una legge adattata alle proprie convenienze.


15 luglio 2008
IL BELLO CHE VERRA'
Avvertiamo iscritti e amici del Conna che nei mesi di luglio e agosto, continueremo a svolgere il nostro lavoro, compresa l'abituale consulenza dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 18,30.
E' un momento particolare dovuto anche alla stagione in cui ci troviamo perché possono essere tentati colpi di mano adducendo a pretesto tutta una serie di motivazioni (mancato pagamento dei canoni, smarrimento di documenti, inadempienze di "obbighi" vari spettanti ai concessionari ecc.. ) quindi può darsi che la spericolatezza, frutto di arroganze antiche di qualche funzionario del semidefunto ministero delle comunicazioni porti a qualche comunicazione traumatica.
Qualora accadesse nessuno dovrà preoccuparsi eccessivamente  perché il Conna ormai ha raccolto tutta una serie di pezze d'appoggio di difesa che consentono di stendere denunce difensive anche pesantissime partendo dalle irregolarità che portarono in carcere Davide Giacalone e altri funzionari del Ministero P.T.,  nonché al sequestro durato qualche anno dell'intera documentazione del censimento ad opera del magistrato della Procura di Roma Anna Maria Cordova.
Quindi nessuno tremi, mantenendosi però vigile e pronto a farsi parte attiva informandoci costantemente su fatti e avvenimenti essenziali (evitando frequenti chiamate telefoniche senza una motivazione efficace che ci metterebbero in difficoltà per gestirle).
Fino ad oggi si sono verificate cose brutte ai danni di radio e televisioni locali,  ma - lo dice anche il detto popolare -  il bello deve ancora venire...


05 luglio 2008
IL RINVIO
In questi giorni sarebbe dovuta entrare in vigore la Class action se l'attuale governo per accontentare i suoi amici industriali, mai sazi di chiedere provvedimenti a loro favore e prebende governative non l'avesse rinviata al prossimo anno.
Per fortuna non potendo ancora agire in collettivo i singoli mostrano ugualmente di volersi difendere attraverso la magistratura stendendo denunce presso le procure.
Ci sono voluti anni, ma hanno finalmente capito che esistono gli  estremi dell'estorsione e della truffa in misura molto evidente su quanto hanno dovuto subire in tanto anni (e ancora subiscono): effetti di leggi dozzinali concepite con lo scopo di accontentare gli interessi particolari di qualcuno invece di quelli della collettività, esattori improvvisati di balzelli affatto riconosciuti dalla legge, richieste di canoni e tasse non dovute ecc.. .
Uno degli ostacoli che devono vincere è la riluttanza di certi cattivi avvocati pronti a scegliere innaturali transazioni per poter incassare subito e indisturbati la parcella e chiudere la cosa.
Ricordiamo a questo proposito che per accettare condizioni capestro  non è necessario un legale: se c'è una pretesa chiara da parte della Siae (altre soggetti non esistono fino a quando non sarà cambiato l'articolo 180 della legge sul diritto d'autore)  è quella di voler riscuotere una cifra la più alta possibile e le soluzioni sono due: pagare (senza neppure consultare un avvocato) oppure opporsi denunciando la mancanza di trattative volte a stabilire l'entità dei compensi con l'organizzazione sindacale di categoria cui l'emittente è iscritta secondo quanto esige la legge 633/1941 all'articolo 58 e il R.D. 18 maggio 1942 all'articolo 16 per quanto riguarda gli autori in genere.
In molti che avevano ricevuto minacce o addirittura ordinanze di chiusura stanno percorrendo questa seconda strada chiedendo al Conna che sarà consultabile per tutto luglio e anche agosto come meglio comportarsi.


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