Giugno 2003

ULTIMISSIME

Archivio Ultimissime

Aggiornato al 30/06/04 09.44

30 giugno 2003
E-MAIL
Non pensavamo con questo caldo di avere un riscontro così immediato alla richiesta fatta ieri quasi con noncuranza da parte nostra di avere gli indirizzi aggiornati e-mail per poter scrivere in posta riservata tutte le volte che ce ne sarà bisogno.
Tanti indirizzi ci sono pervenuti, alcuni identici a quelli già in nostro possesso, altri totalmente cambiati. Sembrerà poca cosa, ma è questa attenzione riservata al Conna che ci invita sempre più a far meglio affinché tutti coloro che gestiscono una emittente non si sentano soli e abbiano anzi la certezza che l'avvenire sarà completamente diverso rispetto al passato (e anche dal presente) dove ladroni di tutti i tipi, ladri di giustizia e di legalità anzitutto, ma anche profittatori della più bassa specie siano finalmente messi in condizione di non nuocere.
Compito di una associazione di categoria, oltre a quello di esigere anzitutto regole semplici e accettabili per tutti dalle istituzioni, è quello di linearizzare l'intero settore. 
Sembrerà paradossale, ma il Conna intende contribuire ad assicurare la continuazione dell'attività a quegli studi di consulenza che in condizioni normali potrebbero risultare utili alla categoria, invertendo quella tendenza che li ha visti fino ad oggi effettuare un parossistico compra-vendita di emittenti che ha finito per ridurre i loro clienti al punto da farli ragionare in merito alla direzione suicida in cui stavamo procedendo.
Ad una domanda di questo genere rivolta al direttore di una rivista specializzata (..non temete voi che per l'emittenza locale fate meno di nulla, che la riduzione costante del numero di clienti finisca per rendere inutile la vostra pubblicazione?) ci venne riposto che il numero delle emittenti locali non interessava poi tanto, perché la rivista veniva distribuita quasi sempre gratuitamente. 
Bella lungimiranza rispondemmo, vi aspetta un radioso avvenire....
---------------------------------------------------------
Se volete continuare ad aggiornare le vostre e-mail l'indirizzo del Conna  lo conoscete.

29 giugno 2003
UN PRIMO DIALOGO
Abbiamo già avuto un primo colloquio  puramente informale a proposito dei numerosi pretendenti di "diritti connessi" e ci è sembrato di capire che contando su almeno tre punti assai deboli potrà essere trovata una possibile soluzione:
1) l'entità dei "reati" non è sufficiente a spiegare il supporto della Guardia di finanza;
2) la rilevanza delle multe ben difficilmente troverà magistrati disposti a confermarle, specie se confrontate con il fatturato medio di una emittente locale;
3) non è pensabile che ogni associazione, ogni società costituita appositamente per rastrellare soldi, ogni pretendente insomma, possa agire autonomamente senza un coordinamento generale che provveda a ripartire i proventi a tutti gli aventi diritto, Siae in primo luogo.
Oltre ad informare in "ultimissime" sugli sviluppi della situazione, nel dettaglio ci varremo degli indirizzi di "Posta riservata" ancora  in nostro possesso. A questo proposito è bene ci vengano comunicati eventuali variazioni o aggiornamenti.


24 giugno 2003
LA MEGA MULTA
Riceviamo da una emittente nostra associata quanto segue:

1) Ieri abbiamo ricevuto la visita della Finanza che ci ha contestato (con sigillo hard disk) il non pagamento dell'Scf spa Milano, nonostante noi avessimo pagato la Siae fino al giugno 2003, e nonostante mai ci sia pervenuta una richiesta di pagamento da parte di questa società Vi preghiamo di farci avere notizie in merito.
2) Questa mattina è ritornata la Finanza notificandoci una sanzione pecuniaria  per oltre 40 mila Euro (quasi 80 milioni di vecchie lire). Possiamo pagare la Scf entro 60 giorno o ricorrere entro 30.
Come possiamo difenderci da questo sopruso?

Mentre il Conna è impegnato a prendere contatti ad alto livello rivelatisi più difficili del previsto (e dovremo accertare la causa di certe resistenze), continuano le "visite" ingiustificate secondo il consueto cliché: irruzione, sequestro, mega-multa, possibilità di "conciliare" a condizioni di estremo favore, pur di strappare furbescamente un contratto e soprattutto stabilire il "principio" che illustri sconosciuti, ergendosi a rappresentanti di questa o quella categoria che ha partecipato alla realizzazione di una registrazione (l'elenco potrebbe essere infinito) possano avanzare richieste economiche invece di vedersela con la Siae come avveniva un tempo con l'Afi.
Un marchingegno volgare e ignobile, di cui si sono assunte tutte le responsabilità quelle associazioni che hanno riconosciuto se non ordito questa forma ricattatoria di esigere qualcosa.
Abbiamo pertanto inviato la traccia della lettera che segue, ricordando ancora una volta che non è con l'accondiscendenza, né con la risoluzione del proprio caso personale che si affrontano i problemi: molti di quelli che hanno provato a percorrere questa strada personalistica non fanno più parte di questo settore perché sono stati costretti a chiudere o a vendere l'emittente.

Rispondete entro il tempo previsto, che l'impresa riconosce solo un unico ente percettore del diritto d'autore (Siae o altri) e che l'emittente, assolvendo regolarmente quanto previsto dal contratto stipulato a suo tempo con la Siae, ha svolto tutte quelle pratiche inerenti la messa in onda - duplicazioni, riversamenti o altro - comuni a tutti gli enti radiofonici e televisivi del mondo. Inoltre, è bene precisare se già non è stato fatto che l'emittente si riserva di denunciare alla locale procura della Repubblica per abuso di potere e tentativo di estorsione, nonché per danni materiali e di immagine, tutti coloro che hanno partecipato ad una operazione che non avendo nulla in comune con la cosiddetta "pratica di pirateria" è da ritenere totalmente abusiva. 

19 giugno 2003
ROC
Come già avevamo avvertito, rimane confermato l'invio dell'iscrizione al registro operatori comunicazione (Roc) al prossimo 30 settembre.
Da pochi minuti ci è pervenuta dall'Autorità una lettera di invito ad un incontro dove
"..sarà presentato lo stato di avanzamento del progetto relativo al sistema di gestione automatizzata del registro degli operatori di comunicazione, con una sessione dimostrativa dei servizi disponibili on line. In particolare saranno illustrate le modalità di consultazione telematica dei procedimenti, nonché la compilazione e la modalità di trasmissione degli adempimenti annuali relativi alla informatica economica di sistema ed alle comunicazioni annuali al registro degli operatori di comunicazione ..".
Dopo aver assunto tutte le informazioni necessarie ne riferiremo ampiamente semplificando il più possibile le pratiche che riguardano gli impegni e le incombenze delle emittenti


16 giugno 2003
CHISSA'...
Roberto De Marinis  sul suo sito www.assoradio.it  si è posto alcune domande che avremmo voluto sentire anche da altri.

l 6 Giugno scorso è stato discusso al CONSIGLIO di STATO, udienza di merito, il ricorso n. 5388/2002 presentato dal CONNA avverso la sentenza del TAR Lazio che non aveva ritenuto di accogliere le contestazioni di incostituzionalità mosse sia contro la
L. 66/2001 sia contro il suo dispositivo regolamentare emesso dalla DGCA del Ministero delle Comunicazioni.
Quando si saprà come è andata a finire? Quando si saprà se questi Giudici avranno fatto il loro dovere? Per ora pazienza.
Confidiamo nella Giustizia Amministrativa di questa Alta Corte, ossia nei Giudici SCHINAIA, SANTORO, PAJNO, MARUOTTI e ROMEO...
una cosa è certa: nel sito www.giustizia-amministrativa.it (sito del CdS e dei TAR), cercando cercando, abbiamo verificato che molte sentenze sono state emesse quel giorno 6 giugno, e ci chiediamo PERCHE' QUELLA DEL CONNA NO ?  Chissà chi lo sa...   Staff  Assoradio.


Intanto l'attesa di una sentenza di questa portata, ovvero il pronunciamento sulla costituzionalità o meno della legge 66/2001, avrebbe dovuto avere una risonanza ben maggiore se l'ambiente radiotelevisivo  non fosse profondamente corrotto. Se non fosse stato così, a parte la lunga serie di telefonate che abbiamo ricevuto dalle emittenti, una legge che fa ribrezzo come la '66  (ma anche la '422 del 1993 non scherza) avrebbe dovuto far emergere grandi solidarietà nei confronti del Conna anche da parte delle riviste specializzate che invece non hanno scritto un rigo.
Fino alla sera del  5 giugno, giorno che ha preceduto quello dell'udienza, abbiamo lavorato intensamente utilizzando anche una strategia inconsueta che aveva lo scopo di mettere i giudici a contatto il più possibile con le loro responsabilità. Da allora, per non lasciarci comunque cogliere impreparati, abbiamo cominciato a raccogliere materiale in funzione di un eventuale ricorso alla Corte di Giustizia delle Comunità europee. Verso la fine del mese quindi, in tutta serenità, ci recheremo a piazza Capo di Ferro sede del CdS e ci informeremo. Se qualcuno avesse notizie in anteprima (invito rivolto particolarmente a De Marinis) ce le faccia conoscere. 

11 giugno 2003
L'EMENDAMENTO
Come avevamo annunciato, abbiamo presentato affidandolo ad alcuni senatori, un breve emendamento al disegno di legge Gasparri. 
E' un suggerimento che permetterebbe di uscire dallo sconfinamento dei limiti costituzionali e dalle leggi vigenti in campo civile dovuti alle leggi n. 66 del 20 marzo 2001 e n. 422 del 27 ottobre 1993 . Se buonsenso prevarrà, non saranno solo le "locali" a trarne beneficio, ma tutti coloro (Ministro e Amministrativi) che si sono trovati alle prese con delle contraddizioni insanabili. Se il mondo politico saprà rimediare a tante ingiustizie il Conna ne prenderà atto con soddisfazione, altrimenti proseguiremo in sede nazionale e internazionale fino a quando la Giustizia saprà fare giustizia.
Ecco il testo dell'emendamendo che da oggi rendiamo pubblico.

Le imprese radiofoniche e televisive locali che fatturano annualmente fino a 100 mila Euro sono esentate dagli obblighi previsti dall’articolo 1 comma 2-bis, della legge n.66 del 20 marzo 2001 e dall’articolo 1 comma 4 lettere a), b), c) della legge n.422 del 27 ottobre 1993; inoltre, esse, godono di una procedura amministrativa semplificata e possono scegliere la loro trasformazione da emittenti commerciali in comunitarie.

P.S. ci viene chiesto, specie da parte di emittenti che da qualche tempo non sentiamo per  telefono, l'esito del ricorso al Consiglio di Stato discusso il 6 giugno scorso alle ore 11.30. Pensavamo di ottenere un pronunciamento quasi immediato, invece ci è stato detto che per conoscerlo saranno necessari 20/25 giorni. Non appena ne saremo a conoscenza, ne daremo comunque notizia e ci scusiamo per non averne parlato prima.

08 giugno 2003
SPOSTAMENTI
Grandi novità in questi giorni non ce ne sono state anche se per il Conna il lavoro preparatorio è stato importante e impegnativo.
Intanto, come tutte le altre associazioni che hanno presentato emendamenti alla pomposamente definita "Legge di sistema" Gasparri, anche noi lo abbiamo fatto.
La particolarità che ci distingue è la brevità del solo emendamento proposto: appena cinque o sei righe (dipende dal carattere tipografico utlilizzato).
Il motivo di tanta sinteticità? La stringatezza degli argomenti che avrebbero potuto essere condensati in una frase ancora più breve: "Le emittenti locali chiedono di essere lasciate in pace". 
Nove parole che avrebbero rivelato tutto un mondo che non ha bisogno di essere "assistito" da prebende governative che intanto finiscono nelle stesse tasche già ben guarnite, ma essere sollevato da tutta quella serie di obblighi che le concessioni fasulle rilasciate nel 1993/94 hanno comportato.
Ovviamente, non ci siamo comportati così rozzamente di fronte ad un mondo politico che tiene molto alla raffinatezza e alla forma - basta ascoltare Umberto Bossi- Lord Brummel per capire tutto - e la maggiore articolazione del nostro emendamento che pubblicheremo è lì a provarlo.
Dalle aule del Senato ci siamo spostati spesso freneticamente agli ambienti della Guardia di Finanza e a quelli di giustizia, ma di ciò parleremo in seguito.