Maggio 2008

ULTIMISSIME

Archivio Ultimissime

Aggiornato al 01/07/08 08.52

31 maggio 2008
TRAMONTO

Ci siamo messi in rapporto con ciò che rimane del Ministero delle comunicazioni o meglio con il settore politico che fa capo al sottosegretario Paolo Romani dal quale dipende la risposta ad una domanda che intendiamo porgli: "Nei cinque anni - salvo imprevisti - che seguiranno, l'attuale governo ha deciso di assicurare spazi all'emittenza locale che ancora esiste o ha deciso di sancire l'appropriazione indebita di tutte le frequenze di trasmissione a beneficio delle reti nazionali?".
Forse è il momento giusto per giungere ad una conclusione che consenta alle "locali" di poter vivere una vita meno travagliata piena di  trabocchetti, assillate continuamente da quelli che sono le propaggini avvelenate di un Ministero che praticamente non esiste più, ovvero gli  "ispettorati".
Paolo Romani è persona intelligente, e anche se di parte, avverte che nonostante l'enorme sostegno dato dall'elettorato italiano, i bei tempi sono finiti e Silvio Berlusconi oggi sotto sotto mostra la corda: "l'incidente" di qualche giorno alla Camera che ha visto il governo fare marcia indietro sul decreto conosciuto come salva Rete 4, dimostra che il tramonto è cominciato.
I fedelissimi, o meglio, gli innamorati del Cavaliere ancora resistono e sempre più spesso si sentono mormorare: " lasciatelo lavorare" e riporterà ordine, sicurezza e onestà.
Per carità, chi ardirebbe ostacolarlo ammesso fosse possibile!?. 
Tuttavia, non si può non pensare che un discorso analogo più volte venne fatto a beneficio di Benito Mussolini. Anche allora (nell'immediato dopoguerra) qualcuno ripeteva: "E' stato tradito, non lo hanno lasciato lavorare" non pensando che le catastrofi che aveva combinato erano state possibili proprio perché gli avevano permesso... di lavorare.
A questo proposito, anche se non siamo soliti farlo,  presenteremo un libro di Mario Guarino che a nostro giudizio ogni giornalista dovrebbe leggere per rendersi conto a cosa conducono i governi che nascono per assicurare ai cittadini  "ordine", dove tutto sembra filare per il meglio salvo bruschi risvegli traumatici.

30 maggio 2008
IL "GARANTE"
Abbiamo diffidato fin dal primo momento su quanto stabiliva la legge 249/97 in tema di compiti affidati a quell'organismo digiuno di competenze tecniche e di efficienza definito pomposamente "Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni", (l'abbondanza di maiuscole non è la nostra  ma è tratta dalla grafica della carta intestata con la quale questo pericoloso organismo ha inteso gratificarsi).
Da quando poi si è trasformato in una sorta di appendice politica con la nomina di Corrado Calabrò alla presidenza, frutto delle trattative perverse fra i Ds e Forza Italia a tutto vantaggio di quest'ultima, la nostra diffidenza si è trasformata in avversione.
La prova migliore che tuttavia ha lasciato indifferente l'intero schieramento politico - salvo pochi casi - è la grave decisione di Calabrò di far proseguire indisturbata l'azione nefasta di Auditel e di Audiradio che tanti danni hanno prodotto al livello di trasmissioni televisive e radiofoniche spingendo costantemente le aziende radiotv a realizzare i massimi ascolti indipendentemente dalla qualità della programmazione: non applicando il comma 11 dell'articolo 1 della medesima legge 249/97 che recita "(l'Autorità) cura le rilevazioni degli indici di ascolto e di diffusione dei diversi mezzi di comunicazione... ecc..". (cura e non affida ad una società privata le indagini di ascolto!) l'Autorità napoletana ha dimostrato di interpretare la legge allegramente al suono del mandolino.
L'ultima ce la segnala l'Adiconsum che è riuscita a far sanzionare Mediaset dal Tribunale di Roma obbligandola a restituire il credito residuo di tutte le carte prepagate Premium.
L'ordinanza costituisce un importante precedente giurisprudenziale in tema di tutela del consumatore e di corretta applicazione della legge 40/07 (Legge Bersani). L'Adiconsum in uno scritto del suo presidente Paolo Landi mostra di avere il medesimo atteggiamento del Conna nei confronti di Corrado Calabrò quando afferma: "L'aspetto incredibile di questa vicenda è il comportamento dell'Agcom che, a distanza di un anno dalla prima delibera sull'applicazione del Decreto Bersani, e alla lettera inviata a Mediaset sull'adempimento, modificava completamente la propria interpretazione in una recente delibera, nella quale precisava che il decreto Bersani doveva intendersi "solo per le carte prepagate attivate dopo il decreto e non per quelle attivate prima" in netto contrasto sia con il Decreto Bersani che con la delibera dell'Antitrust..".
Il Conna oltre a quello di cui è già in possesso, è impegnato alla raccolta di materiale probante per giungere a chiedere ufficialmente attraverso un gruppo politico parlamentare  la rimozione dell'affatto imparziale presidente dell'Autorità.


07 maggio 2008
ACCORDO
Il Conna è sempre rimasto fedele ai suoi compiti di associazione di categoria evitando di trasformarsi - e ne avevamo la possibilità  -  in studio di consulenza perché le due attività mal si conciliavano: una associazione di categoria ha interesse verso la massima semplificazione nei confronti dei suoi associati, mentre uno studio, specie se composto da avvocati, ha tutto da guadagnare se leggi e regolamenti saranno contorti e farraginosi.
Tuttavia sui nostri siti non abbiamo mai mancato di ricordare le varie scadenze pubblicando spesso i testi dalle quali avevano origine e consigliando di volta in volta cosa più conveniva alle varie emittenti non prima di aver considerato la loro tipologia, le dimensioni aziendali e i mezzi tecnici impiegati
E' così che in passato per esempio abbiamo ritenuto non fosse il caso per le piccole radio di sottostare al meccanismo fastidioso della pre-domanda e della domanda rivolta al Dipartimento editoria della Presidenza del Consiglio con documentazione allegata, per poi magari, alla fine, riscuotere  una somma che non giustificava l'impegno.
Da quando però l'ottenimento dei contributi governativi è stato subordinato al rapporto con il Dipartimento editoria le cose sono cambiate ed il nostro consiglio è stato di segno opposto al quale ora se ne aggiunge un altro che abbiamo più volte ripetuto: evitare il "fai da te" nelle pratiche amministrative.
A questo proposito il Conna è giunto ad un accordo con Consultmedia ( www.consultmedia.it ), collegata al periodico telematico www.newslinet.it, una organizzazione seria con cui siamo in rapporti di collaborazione da tempo che vede al suo interno professionisti dei vari rami in grado di assistere i suoi clienti.
Agli iscritti al Conna Consultmedia praticherà condizioni di favore e e la quota di iscrizione sarà ampiamente compensata dalla percezione di contributi che se richiesti seguendo modalità adeguate potranno risultare sostanziosi.

Le modalità della joint venture sono esposte a parte e se ne potrà prendere cognizione cliccando QUI.

03 maggio 2008
SACROSANTO
Abbiamo sempre sperato si potesse giungere un giorno a utilizzare le potenzialità sociali di radio e televisioni locali agli effetti della protezione civile, dell'assistenza, della promozione culturale, ma leggi sbagliate formulate da affaristi e profittatori per decimare questo prezioso patrimonio sparso sul territorio nazionale hanno finito fino ad oggi per impedirlo.
Qualche spazio tuttavia esiste e nulla impedisce di renderci ugualmente utili  partecipando a campagne sacrosante in difesa di chi è colpito da mali e affezioni che richiedono il sostegno di tutti noi.
Una malattia di cui si parla poco è la fibrosi cistica verso la quale non c'è al momento rimedio. La F.C. è causata da un gene alterato che tra gli altri effetti deleteri impedisce agli enzimi pancreatici di raggiungere l'intestino. Ne consegue che i cibi non possono essere digeriti e assimilati con possibili danni al fegato e ad altri organi.
Possiamo immaginare il travaglio di genitori che oltre alle loro abituali occupazioni devono sottrarre parecchie ore al giorno per praticare cure costose e complicate ai loro figli.
Essi hanno creato una associazione che ha bisogno del massimo sostegno che può essere dato a costo zero da ognuno di noi e dagli ascoltatori , cioè devolvendo il 5 per mille della propria dichiarazione dei redditi che deve essere presentata entro questo mese di maggio.
Rendere partecipi gli ascoltatori su iniziative benemerite come questa ricordiamo che è sempre un fatto positivo anche per l'immagine della emittente.

Per avere tutte le indicazioni su come dar luogo a questa operazione basta cliccare QUI o sul banner sopra.
Il numero da trascrivere sulla dichiarazione di quanto dovuto per l'Irpef è 93100600233.
L'indirizzo della Associazione è quello dell'Ospedale civile Maggiore piazzale Stefani 1   37126 Verona.


02 maggio 2008
L'APPENDICE
E' in preparazione In Francia un decreto del presidente della Repubblica che merita tutta l'attenzione degli operatori radio e tv e di coloro che operano in Internet, praticamente di tutti.
Trattandosi di fatto di non poca entità, come le "istituzioni" sono solite fare quando si tratta di varare misure impopolari, la notizia è stata fatta filtrare a bella posta per verificare in pratica le reazioni del settore che da parte di tutti (milioni di persone) dovranno essere molto dure altrimenti messa una gabbia tante altre potranno venirne imposte..
In breve si tratterebbe di distaccare la linea adsl a tutti coloro che fossero sorpresi per tre volte a scaricare file dalla rete.
I "poliziotti " in grado di rilevare quelle che con una esasperata difesa del diritto d'autore verrebbero considerate violazioni, dovrebbero essere gli stessi provider  i quali hanno già fatto sapere di non volersi prestare a fare da indagatori.
I punti a favore di tutti i naviganti  non sono pochi; fra i principali la discriminante che esiste fra il furto di un prodotto al fine di trarne lucro e la mancanza di interessi economici per quanti a puri scopi culturali e di progresso si documentano anche prelevando prodotti - come avviene per la carta stampata che appartengono ad altri; altro argomento di difesa ci viene dall'articolo 14 della Costituzione che dichiara il domicilio inviolabile non ispezionabile,  perquisibile e sequestrabile e la linea telefonica è da considerare una sua  naturale appendice.


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